L’impiego dei pigmenti fotoluminescenti vede un crescente impiego non solo nei prodotti di design ed architettura, sta diventando un trend crescente anche nel mondo dell’arte. Scopriamo oggi 8 artisti che si sono fatti ispirare dalla magia della luce fotoluminescente.
1. Eleonora Nicoletti, Photoluminescent Architectures
Photoluminescent Architectures sono strutture leggere, ricoperte di vernice fotoluminescente, che permette all’installazione di emanare luce senza bisogno di fonti elettriche, concentrando l’attenzione sul risparmio energetico e la riduzione di emissioni di carbonio. L’opera è all’interno del progetto Zero-Energy Light Architecture
2. Todd Ingall e Mary Neubauer, Photoluminescent Sound Garden
Photoluminescent Sound Garden è un’installazione artistica stimolata direttamente dal movimento umano degli spettatori che ci camminano sotto, attivando le luci fotoluminescenti e i suoni simili a campane, generati a computer.
3. Raimondo Galeano, pittore illuminato
Raimondo Galeano comincia come pittore tradizionale, in seguito si appassiona alle tematiche fisico-scientifiche e il principio della fotoluminescenza, arrivando alla conclusione che il colore non esiste se non in dipendenza dalla luce, arrivando così a considerare la luce l’unico strumento per dare vita alla sua arte.
4. Spy, I‘m Not A Real Artist
L’artista Spy ha dipinto sulla facciata di un palazzo a Parigi la frase che dà il nome all’opera. Ha realizzato la sua opera con le vernici fotoluminescenti che hanno raccolto l’energia solare nel corso della giornata per poi sprigionare il potere dei pigmenti una volta calata la notte sui tetti parigini.
5. Alexandra Byrne, Is Never Dark In The Burbs
il progetto di Alexandra Byrne è stato realizzato ispirandosi al fenomeno della luce e a consumo di energia negli ambienti urbani e più in generale nell’ambiente globale. È stato ospitato all’interno della mostra “Year of the Light” organizzata dall’UNESCO.
6. Judy Haberl, Antidote
Judi Haberl ha passato mesi cercare lo scatto perfetto nel Green Animals Topiary Garden, a Rhode Island. L’opera si presenta all’interno della galleria d’arte come una foto di grandi dimensioni, finché le luci non si abbassano gradualmente permettendo allo spettatore di ammirare la profondità data dai pigmenti fotoluminescenti, creando una scena nella cui realtà trasportare ed immergere.
7. Antony Garmely, White Cube
l’installazione di Garmely è fatta perché lo spettatore interagisca, esplorando così la relazione tra il tempo e l’oggetto, e allo stesso tempo come l’oggetto agisce sullo spettatore, ispirando uno stato che sia allo stesso tempo meditativo ma porti anche ad interrogarsi. La struttura è composta da 15 “cornici per lo spazio” realizzate con materiale fotoluminescenti, occupando da sole l’intero spazio della galleria.
8. Mark Hooper Schneider, Glowing Beluga Whale Skeleton
è stato in esposizione al Pacifico Design Center a West Hollywood l’installazione dell’artista americano Mark Hooper Schenider, in cui la sua installazione creata con pigmenti fotoluminescenti e resine illustra le sue credenze “animiste”, ovvero che ogni oggetto, che sia organico o no, possieda una sorta di coscienza rudimentale.